Sonosalpingografia
Fra gli esami di base nello studio della fertilità di coppia un posto di primo piano è svolto da quelli che valutano la pervietà tubarica. SI calcola infatti che circa il 40% dei casi di sterilità siano dovuti alla chiusura (impervietà) delle salpingi. Esistono varie tecniche ma quella che appare come la migliore è la :SONOSALPINGOGRAFIA (in inglese “Hystero-Contrast Sonosalpingography”).
Che cos’è?
E’ un esame diagnostico in grado di valutare, in una donna che cerca una gravidanza, se le tube permettono il passaggio degli spermatozoi nella cavità addominale o se presentano occlusioni o alterazioni strutturali utilizzando una semplice ecografia.
Come si esegue esattamente?
E’ un esame ambulatoriale, che dura circa 20 minuti, non richiede anestesia generale ne’ la somministrazione di farmaci. Si esegue nel corso di una ecografia transvaginale, dopo aver inserito un sottile catetere sterile monouso all’interno dell’utero. Tradizionalmente, attraverso di esso vengono iniettati pochi cc di soluzione fisiologica nella cavità uterina. Questa prima parte viene detta anche SONOISTEROGRAFIA (istero significa utero) e serve a studiare dettagliatamente la morfologia della cavità uterina, e ad escludere eventuali patologie al suo interno (polipi, fibromi, malformazioni uterine). Aggiungendo un piccolo quantitativo di aria alla soluzione fisiologica che viene iniettata all’interno dell’utero è possibile valutarne il passaggio attraverso le salpingi.
Più modernamente attualmente utilizzo una nuova tecnica: (HyFoSy) Isterosalpingo Foam Sonografia. Questa tecnica si differenzia dalla precedente perchè anzichè utilizzare la soluzione fisiologica, utilizza una speciale schiuma ottenuta dalla miscelazione del gel ExEm® con acqua purificata che, instillata nella cavità uterina, consentirà l’estensione rapida delle tube di falloppio, offrendo nel contempo, delle immagini sonorografiche di elevata qualità. Un ulteriore vantaggio di questa nuova metodica è che l’instillazione rispetto alla soluzione fisiologica avviene più lentamente evitando o riducendo di molto eventuali fastidi legati alla sovradistensione delle tube. Ecco come viene preparata la schiuma:
Quali sono i vantaggi di questa metodica?
Inanzitutto, la donna ottiene informazioni circa la pervietà delle sue tube, senza dover sottoporsi al ricovero in ospedale, all’anestesia generale ed ad una laparoscopia diagnostica come avviene quando si valuta la pervietà tubarica utilizzando la cromosalpingoscopia.
Inoltre questo esame impiegando gli ultrasuoni è assolutamente innocuo, a differenza dell’ ISTEROSALPINGOGRAFIA (esame piuttosto datato ma ancora in uso) che impiega radiazioni ionizzanti (raggi x) ed un mezzo di contrasto iodato, che può scatenare reazioni allergiche anche severe.
Infine la SONOSALPINGOGRAFIA viene eseguita nel corso di un esame ecografico pelvico transvaginale, e pertanto in una seduta unica la paziente, oltre alle informazioni circa la pervietà delle sue salpingi, ottiene una valutazione complessiva del proprio apparato genitale interno, escludendo così la presenza di cisti ovariche, fibromi uterini, setti e polipi endometriali: tutte condizioni che possono precludere l’ottenimento di una gravidanza. Il tutto in un unico esame, senza doversi sottoporre a numerose indagini con specialisti diversi, allungando i tempi di attesa ed i costi.
E’ un esame doloroso?
Non è un esame doloroso, e questo costituisce l’ennesimo vantaggio rispetto alla isterosalpingografia. La SONOSALPINGOGRAFIA viene generalmente tollerata bene e solo occasionalmnte provoca un modesto dolore pelvico crampiforme simile a quello provocato dalle mestruazioni, che scompare spontaneamente nel giro di pochi minuti.
E’ un esame affidabile?
L’affidabilità della SONOSALPINGOGRAFIA dipende molto, come per l’ecografia transvaginale, dalla esperienza dello specialista che esegue l’indagine. In diversi studi scientifici pubblicati in autorevoli riviste internazionali l’accuratezza di questo esame si e’ dimostrata piuttosto buona, circa dell’85%. Pertanto oggi la SONOSALPINGOGRAFIA dovrebbe costituire l’esame di prima scelta nella valutazione delle tube nella donna sterile.
Quando e’ più opportuno eseguire questa indagine?
Il momento migliore è rappresentato dalla prima metà del ciclo mestruale, possibilmente nei giorni che seguono la comparsa del flusso. In questi giorni infatti la visualizzazione della cavità uterina e delle salpingi è resa più facile, e si è sicuri che la donna non sia già gravida. In realtà l’esame può essere anche fatto nella seconda metà del mese a patto che la donna non abbia avuto rapporti potenzialmente fecondanti o stia usando la pillola.
Esistono controindicazioni?
L’unica vera controindicazione è costituita dal sospetto o dalla presenza di un’infezione pelvica.
Devo prendere qualche farmaco?
Sebbene non sia strettamente necessario, è possibile assumere 30 minuti prima dell’esame un antibiotico (per es Zitromax o Suprax) per prevenire infezioni pelviche eventualmente favorite dall’esame. Alcuni centri consigliano di assumere un’ora circa prima dell’esame una compressa o supposta di Buscopan che serve a ridurre la possibilità di spasmi della muscolatura delle tube che ne altererebbero il risultato. In base alla mia esperienza tale farmaco non è necessario, piuttosto consiglio l’assunzione di un banale analgesico (per es Orudis, Synflex, Moment, ecc) una mezzoretta prima dell’esame.